Gli studi sul patrimonio storico-educativo sono notevolmente incrementati negli ultimi due decenni. Nella presente pagina si intende offrire alcune indicazioni di carattere orientativo, per coloro che intendessero avvicinarsi a questo poliedrico ed affascinante settore di studi.
Una puntuale categorizzazione dei beni culturali della scuola è stata proposta da Juri Meda nell’articolo Musei della scuola e dell’educazione. Ipotesi progettuale per una sistematizzazione delle iniziative di raccolta, conservazione e valorizzazione dei beni culturali delle scuole, «History of Education & Children’s Literature», vol. V, n. 2, 2010, pp. 489-501 e, più recentemente, nel contributo sempre di Meda, La conservazione del patrimonio storico educativo: il caso italiano, in J. Meda, A. Badanelli (a cura di), La historia de la cultura escolar en Italia y en Espana: presupuestos y perspectivas. Actas del I workshop Italo-Espanol de Historia de la Cultura Escolar (Berlanga de Duero, 14-16 de novembre de 2011), Macerata, Eum, 2013, pp. 167-198.
Un interessante quadro di sintesi sugli studi inerenti i beni culturali della scuola e sulle problematiche connesse alla catalogazione e al riconoscimento giuridico di questa specifica categoria del patrimonio culturale è stata presentata da M. Brunelli, La catalogazione dei «beni culturali» della scuola: questioni metodologiche e concettuali, in H.A. Cavallera (a cura di), La ricerca storico-educativa oggi. Un confronto da metodi, modelli e programmi di ricerca, Lecce, Pensa multimedia, 2013, vol. I, pp. 193-218.
Per un quadro più esauriente sui filoni di ricerca sviluppati nell’ambito degli studi sul patrimonio storico-educativo si può consultare il file Studi e ricerche sul patrimonio storico-educativo, che intende proporsi come una prima bibliografia di approccio allo studio di questo settore di ricerca in costante crescita ed evoluzione.