Al MuSEd di Roma un seminario su Teresa Vergalli, una maestra senza paura

Mercoledì 15 maggio, alle 15.00, si terrà la presentazione al pubblico dell’archivio didattico della maestra Teresa Vergalli, recentemente donato al MuSEd – Museo della Scuola e dell’Educazione di Roma Tre.

L’incontro Teresa Vergalli, una maestra “senza paura” è organizzato dal Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli studi Roma Tre e dal MuSEd – Museo della scuola e dell’educazione “Mauro Laeng” con il patrocinio della SIPED – Società Italiana di Pedagogia e della SIPSE – Società Italiana per lo studio del patrimonio storico-educativo. 

Dopo l’apertura dei lavori di Massimiliano Fiorucci, Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione e Lorenzo Cantatore, Direttore del MuSEd, sarà proiettata l’intervista alla maestra Vergalli “Nessuno è stato lasciato indietro” di Gianmarco Bonavolontà, Francesca Gagliardo e Filippo Sapuppo.

Intervengono Ermanno Detti, Alessandro Portelli, Carmela Covato, Alberta Campitelli, Francesca Borruso, Elena Zizioli, Andrea Borrelli, Nicoletta Lalli, Liliana Pesoli, Franco Sollazzi e alcuni ex alunni della maestra Vergalli. 

L’incontro si terrà a Roma nella Sala delle Conferenze in piazza della Repubblica 10. 

Teresa Vergalli

Teresa Vergalli è nata a Bibbiano (RE) nel 1927, in una famiglia contadina. Il padre Prospero, combattente della prima guerra mondiale, fu perseguitato per il suo impegno di antifascista.

Già nel 1941, ancora studentessa all’istituto magistrale di Reggio Emilia, Teresa comincia ad aiutare suo padre che già organizza la resistenza e i CLN. Nel febbraio del 1944 entra in pieno nella lotta partigiana e si occupa di facilitare gli spostamenti dei combattenti, di organizzare i gruppi di difesa delle donne e l’educazione democratica della popolazione e degli stessi partigiani.

Dopo la Liberazione, Vergalli si impegna nell’organizzazione dell’Unione Donne Italiane e poi dell’Associazione delle ragazze. Nel 1948 sposa il sindacalista Claudio Truffi e si trasferisce con lui a Novara. Qui le viene affidata la redazione del settimanale provinciale “La Lotta”, organo della Federazione del PCI. In seguito occupa incarichi nelle organizzazioni femminili, in un territorio che si estendeva dalle risaie al Monte Rosa.

Nel 1964 Teresa Vergalli si trasferisce con la famiglia a Roma. Nel frattempo ha vinto il concorso magistrale ma viene distaccata come impiegata al Ministero della Pubblica Istruzione. Finalmente nel 1975 sceglie l’insegnamento, nel quale si impegna secondo i metodi didattici più innovativi. Per quindici anni, in collaborazione con gli operatori culturali del Comune di Roma, attua programmi sperimentali sulla storia attraverso la conoscenza dei beni archeologici e artistici del territorio e della città. La zona di Cinecittà con gli acquedotti e le torri medioevali, poi la Roma barocca, le fontane, le piazze. La città diventa un libro, i ragazzi stampano giornalini periodici (uno dei quali si intitola “Senza paura”), si fanno mostre e conferenze. Importante l’incontro dei ragazzi col sindaco Petroselli e il gemellaggio di tre anni con una classe di Reggio Emilia che culmina in un soggiorno degli scolari per una settimana nella città corrispondente. Una parte di quella esperienza è contenuta in un libro Il giornalino scolastico in Italia (Giunti e Lisciani, 1982) nel quale sono riprodotti i giornalini dei “suoi” ragazzi.

Teresa ha rievocato la sua esperienza di guerra nel volume Storie di una staffetta partigiana (Editori Riuniti, 2004). Ancora nel marzo del 2015 sempre per gli Editori Riuniti, è uscito Un cielo pieno di nodi, romanzo sulla guerra di Liberazione.

Attualmente Teresa Vergalli partecipa ai programmi di memoria nelle scuole di Roma.

Scarica la locandina >>>

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