Piccole scuole di montagna è uno spettacolo teatrale dell’Associazione ArTeMuDa che racconta storie e aneddoti d’altri tempi, quando nelle più sperdute borgate ancora sopravvivevano le pluriclassi, quando la maestra dormiva nella stessa stanza dove si ammassavano i banchi, quando i bambini facevano spesso chilometri a piedi nella neve e portavano il pezzo di legno per la stufa, quando la convivenza tra ispettori scolastici, ufficiali sanitari, maestri, sindaci o podestà e curati non era sempre delle più tranquille.
Per la costruzione dello spettacolo, ArTeMuDa ha attinto al prezioso materiale raccolto nel libro «Scuole di montagna. Exilles, Chiomonte, Gravere» (2010), curato da Barbara Patria, Daniela Ordazzo e Luisa Morganti ed edito nei «Quaderni dell’Ecomuseo Colombano Romean» di Salbertrand (n. 10), integrandolo con materiale frutto di alcune ricerche condotte in Val di Susa, dove si svolge parte del lavoro dell’Associazione. In particolare, ArTeMuDa opera da quindici anni in Alta Valle di Susa compiendo ricerche storiche, etnografiche ed etnolinguistiche attraverso le quali compone spettacoli e organizza convegni sulla tradizione contadina di questo angolo di cultura occitana.
Lo spettacolo si compone di diversi quadri d’en temps:
Une école pour jeunes filles – Ambientato a Chiomonte a metà ’800, quando l’integerrimo e scontroso curato istituisce una scuola per sole fanciulle per salvaguardarne l’integrità e l’onore in tempi turbolenti in cui soffiano venti carbonari. I contrasti tra parroco, Sindaco e maestra risultano un vero spasso per gli spettatori.
La maestra Genta e il dottor Molteni – Classi sovraffollate, fino a raggiungere numeri impressionanti di sessanta – settanta bambini, erano spesso affidate alla cura di rigidi maestri, come in questo caso verificatosi a Exilles nei primi anni del ‘900, dove la maestra Orsolina Genta si scontra con le richieste dell’Ufficiale Sanitario Molteni, un socialista convinto che l’istruzione debba costituire il riscatto dei popoli.
La scuola delle aquile – Ambientato alle Ramats di Chiomonte negli anni Venti del ’900, questo quadro propone la difficile situazione di maestri destinati a pluriclassi di scuole sussidiate, in sperdute borgate di montagna non servite da strade carrozzabili, che richiedono immediato trasferimento abbandonando i bambini al loro destino di continui cambiamenti di insegnante.
Il maestro Chareun – Esilarante parodia della scuola negli anni Trenta, all’epoca del Ventennio, basata su documenti e testimonianze del territorio di Gravere. Tra cartelloni didattici di produzione autarchica, tavola pitagorica animata, sputacchiere, radio rurale e lotta alle mosche, i cui costi si scontrano con le magre disponibilità delle casse del Comune e del Patronato scolastico, il Podestà e l’anziano maestro cercano di arginare le pressanti richieste dell’ispettore scolastico. I due si ingegnano nel dare risposte che risultano per lo più ridicole, fino a quando giunge inaspettata la donazione di un benefattore emigrato in America che permetterà di risolvere ogni problema.
Lo spettacolo, prodotto nel 2010, è stato replicato in diversi comuni dell’Alta Valle di Susa, della Valle Varaita e della Valle Chisone.
Per ulteriori informazioni: www.artemuda.it.